Tanti auguri, Mac!

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Oggi il primo Macintosh compie 35 anni. Il 24 Gennaio di 35 anni fa, Steve Jobs è riuscito a stupire tutti tirando fuori l’allora nuovissimo sistema Macintosh da una borsa durante il meeting annuale degli azionisti Apple, tenutosi al Flint Center (Cupertino, California) mandando letteralmente il pubblico in visibilio.

Il co-fondatore di Apple aveva un chiaro obbiettivo: riuscire a rendere user-friendly una categoria di prodotto che fino ad allora era stata riservata a pochi eletti. E quale modo migliore per rendere una macchina amichevole se non facendola parlare?

Le prime parole emesse dal sintetizzatore vocale di Macintosh sono state in grado di fermare il tempo:

Ciao, sono Macintosh. Finalmente mi hanno tirato fuori da quella borsa. Non essendo abituato a parlare in pubblico, vorrei condividere con voi una massima che ho formulato sulla prima volta che ho incontrato un mainframe IBM: non fidarti mai di un computer che non puoi sollevare.

Ebbene sì, so parlare. Tuttavia, in  questo momento vorrei solamente fare un passo indietro e ascoltare. Quindi è con considerevole orgoglio che vi presento l’uomo che è stato come un padre per me … Steve Jobs!

Due giorni prima, Apple aveva introdotto l’annuncio del Macintosh con uno spot che è entrato nella storia del marketing. “1984”  è andato in onda durante la 18esima edizione del Super Bowl sulla CBS, catturando l’attenzione e la curiosità di tutti.

La prima versione del Macintosh è stata messa sul mercato ad un prezzo di 2,495$ negli USA. Una cifra pari a quasi 6,000$ odierni. Fu un successo grazie alla sua interfaccia grafica, una novità assoluta confrontata con l’interfaccia a linea di comando presente in tutto il resto dei computer in vendita.

Le specifiche tecniche includevano un processore marchiato Motorola da 8 MHz, 128 KB di RAM e un floppy-disk da 400 KB.

Anche Tim Cook ha condiviso il suo pensiero relativo a questa giornata, con un tweet:

35 anni fa, Macintosh ha detto “ciao”. Ha cambiato il modo in cui pensiamo ai computer ed è stato in grado di cambiare il mondo. Amiamo il Mac, ed oggi siamo orgogliosi che sempre più persone lo stiano utilizzando per inseguire le loro passioni e dar forma al futuro”.

Non c’è alcun dubbio: si tratta di un giorno che ha saputo sagomare il presente, i giorni in cui viviamo. Apple e tutto il mondo della tecnologia in generale  ne hanno fatta di strada da quel lontano 1984 e non c’è dubbio che abbiano ancora molto in serbo. Tuttavia, oggi ci concediamo di guardare al passato con lo stesso sguardo sognante di chi, quel giorno, ha avuto l’onore di partecipare all’inizio del futuro. Tanti auguri, Mac!

Mirco Stradiotto

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Mirco Stradiotto

Profondamente convinto del fatto che procrastinare piuttosto che una cattiva abitudine sia un vero e proprio mantra, nella vita dormo, mangio, faccio l’animatore e cerco di capire quale sia il numero massimo di cose che riesco a dimenticare in una volta sola. Ah, già: nel tempo libero studio alla facoltà di Ingegneria Biomedica e scrivo su pensaremac.it.

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