Artic Lightscapes, magnifico filmato in Time Lapse

Commento

La tecnica del Time Lapse mi ha sempre affascinato, tanto è vero che ho anche recensito il Muvi X-Lapse e mi sono cimentato in un breve video di prova, certamente non all’altezza, ma devo ammettere che mi piacerebbe un giorno riuscire conoscere a fondo i segreti di questa tecnica fotografica e riuscire almeno ad avvicinarmi a chi riesce a padroneggiare questa tacnica, che unità a ad abilità, fantasia e tanta caparbia, riesce a creare dei filmalti  strabilianti, come nel caso di quello che vedrete, girato da Anneliese Possberg nell’antartide norvegese.

Ecco un breve estratto dell’intervista che ha rilasciato a National Geographic:

Sono balzata fuori dalla macchina e mi sono detta, al diavolo l’influenza, quando sarò tornata a casa mi preoccuperò di guarire; qui c’è del lavoro che mi aspetta

Le aurore boreali sono originate dalle particelle cariche rilasciate durante le tempeste solari (o esplulsioni di massa coronali). Quando le particelle si scontrano con l’atmosfera terrestre innescano queste coloratissime aurore.

Le aurore sono uno spettacolo di un altro mondo”, racconta. “E creano dipendenza: vista una, poi hai voglia di vederle tutti i giorni.

Lo scorso anno, Anneliese e il marito Claus Possberg sono andati quattro volte nell’Artide scandinava per fotografare il fenomeno, che offre uno straordinario spettacolo di luci alle latitudini più elevate soprattutto durante l’inverno. Il progetto Arctic Lightscape, finanziato dalla coppia in modo indipendente, consiste nella produzione di una serie di video in time-lapse, ovvero una serie di scatti montati fino a formare un filmato.

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Possberg, che vive a Freyung, in Germania, ha dato vita al suo progetto nel 2012 durante un viaggio fotografico in Svezia: era rimasta stregata dalle aurore, mi si è anche resa conto che filmarle era impossibile. Infatti, per quanto spettacolari, le aurore emettono una luce troppo debole perché la maggior parte delle telecamere riesca a riprenderla, e quelle che ci riescono non hanno una resa ottimale.

Per fotografare le aurore, lo strumento ottimale è una reflex digitale molto sensibile con il sensore a pieno formato, in modo che si possa catturare quanta più luce possibile, spiega Possberg.

La coppia ha scattato con tre macchine fotografiche utilizzando obiettivi grandangolari molto sensibili (con un’apertura di diaframma molto grande) programmandole affinché scattassero ogni 30 secondi. Possberg ha inoltre utilizzato il suo iPad per cambiare gli ISO e la velocità di scatto – due modi per regolare la quantità di luce registrata dal sensore della fotocamera – come fosse un telecomando, senza toccare gli apparecchi.

Per mantenere stabili le macchine fotografiche nel vento polare sono stati usati dei treppiedi

Senza treppiedi te lo puoi scordare,

dice Posberg – e hanno ricoperto gli apparecchi con delle guaine per proteggerle dalla neve e dalla pioggia.

Una volta montato il tutto, i Possberg scattavano per almeno tre o quattro ore di file, in alcuni casi per tutta la notte.

Nella fase di postproduzione Anneliese ha modificato leggermente le immagini per renderle più incise, ma non ha scharito le immagini in alcun modo né ha effettuato altre modifiche. Infine, le foto vengono montate assieme e “acelerate” per creare un video time-lapse. Dato l’enorme volume di immagini e la grande attenzione richiesta nella scelta dei singoli fotogrammi, quest’ultima fase ha richiesto circa un mese di lavoro, otto ore al giorno.

L’aspetto più difficoltoso, manco a dirlo, è stato il gelo dell’Artide, spiega Anneliese. Per catturare le aurore, la coppia ha dovuto recarsi in luoghi isolati e attendere, il che spesso signiicava dormire per diverse notti di seguito in un’automobile gelida. (Una tenda sarebbe stata spazzata via, e un albergo avrebbe emesso troppa luce, attenuando lo spettacolo nel cielo.)

Il suo consiglio per gli aspiranti filmmaker:

Non lasciatevi intimidire dai professionisti che già lavorano. Anche loro hanno cominciato da zero.

Anneliese spiega che hanno deciso di pubblicare il viedo su Vimeo per condividere la loro esperienza con tutti coloro che non hanno possibilità di recarsi in Scandinavia e per sensibilizzare il pubblico a combattere l’inquinamento luminoso.

E allora il consiglio è quello di godersi questi 6 minuti di video, magari con le cuffie alle orecchie e naturalmente in HD, ne vale veramente la pena.

 

Arctic Lightscapes from Anneliese Possberg on Vimeo.

 

Manuel Agostini

Autore

Manuel Agostini

Nato e cresciuto a pane, Commodore 64 e Dos, una decina di anni fa mi sono appassionato al mondo Apple e ai suoi prodotti, che tutt’ora mi accompagnano quotidianamente. Ciò nonostante non sono un fan boy e nutro “un’insana” passione per i gadget tecnologici di qualsiasi marca e provenienza. Prodotti che amo provare anche se non mi servono, così solo per passione e divertimento!

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